Rebirthing communication

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il 9-5-2004

Il termine Rebirthing significa “rinascita”, intesa sia come rinnovamento e nuova scoperta del sé interiore; sia come possibilità di rivivere eventi legati alla propria nascita. Il Rebirthing è una tecnica di respirazione, circolare e profonda, che sviluppa la consapevolezza di se stessi a livello fisico, mentale, emozionale e spirituale.

Il Rebirthing agisce sul piano fisico, mentale e su quello energetico. Presupposto di base è che corpo, mente, emozioni e spirito interagiscono tra loro. Andando a modificare il funzionamento di uno di questi, indirettamente s’influenza  anche il funzionamento degli altri.

Molte persone soffrono di problemi emozionali: paura d’amare, paura di essere amati, mancanza d’autostima, ricerca dell’approvazione, sensi di colpa, perfezionismo, rabbia, conflitto con l’autorità, rapporto con una famiglia opprimente e simili. Se questi blocchi non vengono superati, si è costretti in una forma di lotta continua con le situazioni in cui ci si trova.  
Il Rebirthing è poi una tecnica molto valida se applicata allo sport. Dà risultati nella pratica sportiva, sia a livello di impegno individuale che a livello di lavoro di squadra.

Quali risultati dà il Rebirthing
Maggiore vitalità e creatività, scomparsa di molti disturbi sia psicosomatici che somatopsichici, maggiore controllo emotivo e miglior approccio alle situazioni della quotidianeità, beneficio nei disturbi più o meno gravi del sonno, aumento dell’autostima, rapporto migliore con se stessi e, di conseguenza, con gli altri.  Ottimi risultati si ottengono intraprendendo un percorso di coppia, rinnovando  il rapporto sulla base di una maggiore comprensione e dialogo tra i partner.

Risultati vengono raggiunto poi nella risoluzione di problematiche legate alla sfera sessuale. Altra funzione del Rebirthing è che aiuta a superare, quando vi è la necessità, il trauma del parto. Al termine del percorso si è perfettamente autonomi nell’applicazione del Rebirthing, quindi si acquisisce una tecnica che ci può aiutare in ogni momento di difficoltà.

La figura del Rebirther
La figura del Rebirther, per chi si avvicina a questa tecnica, è indispensabile poiché le reazioni fisiche e psichiche sono spesso, soprattutto all’inizio, molto intense e coinvolgenti. E’ indispensabile spiegare con chiarezza, prima di iniziare la respirazione, tutti gli effetti possibili del Rebirthing, dando un senso di tranquillità e normalità in modo da mettere la persona in uno stato di tranquillità e di consapevolezza.

La presenza di qualcuno che infonde sicurezza e padronanza della situazione e che spiega tutti i vari passaggi è fondamentale affinchè queste reazioni vengano accettate e non costituiscano fonte di trauma. Il miglior risultato, per il Rebirther, è l’essere il mezzo che aiuta la persona a riscoprire se stessa, a sapersi autogestire con sicurezzasenza più bisogno di “stampelle”.

La filosofia del Rebirthing Communication è il comunicare con il soggetto secondo le necessità dello stesso e non secondo le necessità del Rebirther; quindi entrare in perfetta sintonia con la persona per poterla aiutare al meglio, senza stravolgere il suo aspetto psicologico e caratteriale.

Ciò comporta un notevole sforzo da parte del Rebirther che deve agire in modo “energetico” su se stesso più volte al giorno per “fondersi e plasmarsi” con la persona che richiede la sua opera. Tale atteggiamento richiede un continuo lavoro da parte del terapeuta per liberarsi da rigidità mentali che a volte subentrano in base alle proprie convinzioni; per accettare visioni di vita completamente diverse; per affrontare il desiderio che hanno alcuni soggetti di “star solo bene” e non anche di “guarire dai propri malesseri”.

Il Rebirther deve accantonare il senso del giudizio verso chi gli si rivolge: non può permettersi di considerare di poca importanza il problema che affligge la persona; e deve avere tutto il rispetto per le problematiche altrui anche se appaiono di facile risoluzione. Soprattutto il Rebirther non può permettersi di confrontare il proprio percorso di vita e di evoluzione con quello di altre persone.

Gli elementi fondamentali per essere un buon Rebirther sono: la preparazione sulla tecnica; la capacità di comprendere le emozioni altrui; la mancanza di giudizi personali; il rispetto e la considerazione delle problematiche altrui;
la disponibilità ad aiutare l’altro a risolvere le situazioni che lo affliggono; il mettersi a disposizione come mezzo attraverso il quale la persona trova la forza interiore per superare determinate situazioni e per vivere una vita cosciente ed armoniosa; l’avere un amore profondo per le persone, senza ricercare la propria gratificazione in loro.  La gratificazione per un Rebirther consiste nell’appurare che le persone stanno bene.

Il Rebirther deve essere una persona “asessuata”,  non provare nessuna emozione sessuale di fronte a qualsiasi situazione. Questo permette alla persona di sentirsi al sicuro e di liberarsi anche dei propri blocchi o traumi a livello sessuale.  Il Rebirther ha l’obbligo di continuare sempre, e in ogni caso, una propria ricerca interiore ed esercitare il Rebirthing su se stesso, in modo da eliminare eventuali tensioni o stress che altrimenti rischiano di determinare un cattivo rapporto con il soggetto trattato.

Durante la sessione di Rebirthing Communication, il Rebirther tocca la mano, il ventre o il viso del soggetto. Questo gli permette di avvertire
il processo biochimico che si manifesta nel corpo, la reazione e la situazione energetica che cambia durante la seduta e i vari passaggi emotivi che accadono nel corso dell’incontro.

La seduta di Rebirthing
Occorre innanzi tutto curare con attenzione l’ambiente in cui si svolge la seduta di Rebirthing. La stanza deve essere tranquilla, isolata da rumori esterni e curata nei minimi dettagli. La saletta di respirazione, oltre che silenziosa, deve essere spaziosa per non indurre il cliente a sensazioni di claustrofobia o di isolamento. Deve trattarsi inoltre di un ambiente armonioso e molto pulito.

La durata di una seduta è di circa due ore. In quel tempo sono compresi: il colloquio iniziale, un’ora di respirazione, il rilassamento e il colloquio finale.  Si consiglia di avere a disposizione due ore, perché ogni caso è diverso e due sedute non sono mai identiche fra loro. Ogni seduta finisce quando si è terminato un ciclo respiratorio (che corrisponde al raggiungimento di un senso di completezza ed equilibrio energetico).

Non potendo stabilire in anticipo la durata, si fa riferimento all’esperienza,  che stabilisce il tempo medio della durata di una sessione. Possono capitare casi eccezionali dove la persona abbisogna di tempi superiori fino ad arrivare anche a tre ore di respirazione. Va ricordato che non vi è pericolo di respirare troppo.  

La posizione da adottare per la respirazione durante il Rebirthing è quella supina. E’ importante che il soggetto assuma una posizione comoda, in un luogo tranquillo, pulito e silenzioso, dove ci sia un sottofondo musicale adatto. Durante il Rebirthing la persona può muoversi, assumere qualsiasi posizione (è normale che chi rivive la propria nascita si metta in posizione fetale); in alcuni esercizi  avanzati si può respirare seduti assumendo la posizione della meditazione.

Il rilassamento  
Al termine della seduta di Rebirthing è buona abitudine concludere con un esercizio di rilassamento fisico e mentale, per creare una maggiore riflessione ed interiorizzazione. Un’ottima tecnica per il rilassamento, anche se non l’unica, è il Training Autogeno. Ciascun Rebirther adotterà comunque la tecnica che ritiene opportuna, accompagnata dal giusto sottofondo musicale e/o da una voce guida.